La legge regionale n. 9 del maggio 2016, “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”, ha regolamentato molti aspetti connessi a questo fenomeno, introducendo anche quello che è poi stato definito il “distanziometro”.
Ha stabilito, infatti, che non vi debba essere la possibilità di praticare l’azzardo ad una distanza inferiore a 500 metri da una serie considerevole di luoghi sensibili. Tra questi figurano scuole, ospedali, stazioni ferroviarie, banche e sportelli bancomat, compro oro e molto altro. I primi locali commerciali ad essersi dovuti adeguare sono stati quelli “generalisti”- bar, tabaccherie – la cui principale fonte di reddito non è l’azzardo e che hanno sospeso le attività di gioco nel novembre 2017.
Il Progetto Punta su di te 2.0, dallo scorso anno, ha creato una mappa segnalando, nelle sette maggiori città della Provincia di Cuneo, quali esercizi pubblici e sale da gioco che hanno installati apparecchi di intrattenimento tipo NewSlot e Videolottery, quali si sono adeguati alla legge n°9, i punti sensibili individuati dalla Regione ed i presidi di sostegno e cura ai quali il cittadino si può rivolgere. Nella mappa inoltre viene calcolato in automatico il rispetto della distanza dei suddetti esercizi dai luoghi sensibili. Puoi visionare la mappa a questo link.
Lo step successivo, previsto per maggio 2019, coinvolgerà, invece, le sale gioco e scommesse, che non potranno più essere operative, se collocate a meno di 500 mt dai punti sensibili.
A parziale modifica di questo punto della legge è intervenuto l’articolo 89 del provvedimento “Omnibus”, approvato il 20 novembre 2018, mediante il quale l’Assemblea Regionale ha concesso tempi più lunghi ai locali che non rispettino le distanze richieste, esclusivamente per fatti sopravvenuti dopo maggio 2016.
Questo significa che se un’attività “sensibile” ha aperto i battenti in prossimità di una sala gioco/scommesse, dopo l’approvazione della legge, quella stessa sala avrà ulteriori quattro anni di tempo per ricollocarsi, se gestisce slot machine e otto, se tratta scommesse.
In sede di discussione del provvedimento, in Regione Piemonte, sono anche state condivise osservazioni in merito ai primi effetti della legge 9/2016 che, al momento, sembrano essere incoraggianti.
I dati ufficiali segnalano una significativa riduzione del giocato ed una contrazione delle perdite, in controtendenza con quanto rilevato nel resto del Paese, dove il fenomeno continua ad essere in crescita. Al momento attuale, la legge regionale sembra quindi rivelarsi efficace, riuscendo a svolgere una funzione di tutela nei confronti dei cittadini, senza il ricorso a proibizioni.
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