Il tentativo di ridurre l’accesso al gioco attraverso diversi provvedimenti a livello regionale e nazionale, non ultimo la regolamentazione della pubblicità dell’azzardo tramite il decreto dignità, sarà contrastato dalla ricerca di nuove proposte riguardanti il gioco in rete.
Mentre stagnano le proposte in altri ambiti per la popolazione giovanile, il mondo del gambling si preoccupa, in controtendenza, di accaparrarsi l’interesse proprio di questa fetta di popolazione proponendo ai giocatori di domani nuove occasioni e modalità di gioco.
Una di queste è la realtà virtuale: tecnologia che prevede l’utilizzo di cuffie e occhiali tridimensionali per ricreare l’esperienza del gioco al casinò. Quindi un’evoluzione dei casinò on-line, che peccano di mancanza di atmosfera (luci, suoni, interazione con altri giocatori) che gli sviluppatori hanno cercato di ricreare per rendere l’esperienza il più simile possibile al reale immergendo il protagonista nel suo spazio al tavolo da gioco, dove può interagire con gli altri giocatori e con il croupier e comunicare con loro a voce. L’esperienza fisica resta qualcosa di distinto e peculiare, prevede il contatto con altri e un’aderenza alla realtà, insieme a una stimolazione plurisensoriale: la realtà virtuale consente di avvicinarsi moltissimo a questa condizione. Ne risulta una sorta di ibrido tra il videogioco e il classico casinò on-line, con definizione altissima e grafica eccellente. Oltre al casinò il visore può portare il giocatore a una corsa ippica o ai bordi del campo di calcio, permettendogli di scommettere in tempo reale sugli eventi sportivi.
Attualmente l’offerta è piuttosto limitata e non rappresenta un settore di punta, ma è un ambito in espansione che può suscitare interesse soprattutto nella popolazione under 40. Uno studio britannico della Juniper Research che si occupa di economia digitale prevede che l’online gambling crescerà in un triennio dell’800%, anche grazie alla diffusione di queste modalità di gioco, alla creazione di app che lo renderanno fruibile da mobile e al calo dei prezzi dei visori VR.
Il mondo dei videogiochi e il mondo dell’azzardo si avvicinano anche in modo più ambiguo, recente è la polemica su NBA2K20 accusato di favorire il gioco d’azzardo. E’ un simulatore del gioco del basket con PEGI 3 che nasconde una modalità di gioco in cui sono presenti slot machine per ottenere vantaggi nel gioco, pertanto dovrà essere rivalutata la classificazione PEGI per evidenziarne l’adeguatezza rispetto ad alcune fasce d’età.
Per fortuna l’utilizzo della tecnologia riguarda sia la promozione di nuove modalità di gioco che l’aspetto del controllo e della tutela del giocatore.Infatti la rete non rappresenta solo un pericolo per la diffusione del gioco d’azzardo, può essere anche utilizzarla per controllarlo e contrastarlo. I giochi online sono infatti finemente controllati e permettono di impostare limiti di spesa e tempi di gioco che stimolano l’autoregolazione del giocatore, in caso di modalità di gioco con caratteristiche patologiche può essere imposta la sospensione dell’attività.
Un altro modo per combattere la diffusione dell’azzardo può essere l’utilizzo della stessa tecnologia VR per contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo utilizzando il visore, esponendo il paziente allo stimolo specifico e osservandone le risposte comportamentali. Ciò consente di misurare le reazioni allo stimolo e di lavorare sulla desensibilizzazione; studi recenti aprono nuovi orizzonti in questo senso e evidenziano quanto la stessa tecnologia possa essere utilizzata per finalità opposte.
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