Lo scorso 10 settembre 2021 l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha presentato il Libro Blu per il 2020, una pubblicazione annuale che riporta i dati principali – raccolta, spesa, vincite, incassi erariali – del mercato dell’azzardo legale in Italia.
Con “raccolta” si intende l’ammontare complessivo delle puntate effettuate dalla collettività dei giocatori, mentre la “spesa” corrisponde alle perdite dei giocatori ed è data dalla differenza tra “raccolta” e “vincite” e coincide con il “ricavo” della filiera, al lordo delle somme destinate all’Erario.
Nel 2020 è stato osservato un netto calo di denaro giocato in Italia: 88,38 miliardi di euro totali; a diminuire sono state anche la spesa (12,96 miliardi: -33%) e, conseguentemente, gli incassi erariali (7,24 miliardi: -36%).
A contribuire a questa flessione sono stati i lunghi mesi di chiusura degli esercizi commerciali, determinati dal bisogno di contenere la diffusione della pandemia da Covid-19.
La raccolta procapite – calcolata sulla popolazione maggiorenne residente in Italia, censita dall’ISTAT – è stata pari a circa 1.760 euro.
Il totale della raccolta su rete fisica è stata di 39,1 miliardi di euro, con una riduzione del 47,2% rispetto al 2019.
La minore disponibilità di gioco fisico ha, però, alimentato il gioco a distanza, modalità che era già in ascesa in epoca pre-pandemica. Nel 2020 si è così evidenziato un temporaneo sorpasso: la raccolta online è arrivata a 49,2 miliardi di euro (+35% rispetto al 2019), il 55,7% delle giocate totali in Italia.
Un elemento che ha inciso sulla crescita della rete telematica sono stati i giochi a quota fissa, che rappresentano oltre i due terzi della raccolta totale online; in aumento anche il poker cash e i giochi a base sportiva.
Slot machine e videolottery sono stati gli apparecchi più penalizzati dalle chiusure del 2020, con un calo delle giocate prossimo al 60%, pur confermandosi come la tipologia di gioco più praticata su rete fisica (48% della raccolta complessiva). Seguono le lotterie, comprese quelle istantanee, con oltre 8 miliardi di euro di giocate (20,7% del totale su rete fisica) e le varie tipologie di lotto, 6,2 miliardi di giocate (15,9% del totale su rete fisica).
Il calo delle giocate sugli apparecchi da intrattenimento, naturalmente, ha avuto ripercussioni anche sul gettito erariale, che ha registrato un calo del 36,2%.
Link utili:
Libro: avvisopubblico.it