Il servizio Comunicazione e Relazioni Esterne dell’Agenzia Dogane e dei Monopoli di Stato ha recentemente reso disponibile sul proprio sito il Libro Blu, pubblicazione che riporta a livello regionale i dati principali (Raccolta- Spesa – Vincite) del mercato del gioco d’azzardo e altre statistiche al 2016.
La raccolta complessiva nel 2016 da reti fisse e online ammonta a 95.969 milioni di euro rispetto agli 88.249 milioni del 2015; la spesa è stata di 19.069 miliardi di euro e le vincite di 76.900 milioni.
Il dott. re Paolo Jarre, direttore del Dipartimento «Patologia delle dipendenze» AslTo3 Piemonte e presidente della Società Italiana Tossicodipendenze SITD Piemonte e Valle d’Aosta, ha compiuto una comparazione tra i dati della regione Piemonte pubblicati e la legge regionale n°9 del 2016, che promuove la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico.
Ciò che emerge è un primo risultato positivo nella nostra regione , dove si concentra circa la metà delle oltre 300 ordinanze italiane restrittive del funzionamento degli apparecchi di gioco: il Piemonte è l’unica regione italiana ad aver diminuito il giocato con apparecchi.
L’analisi prosegue smentendo la tesi di chi critica le azioni di limitazione dell’azzardo, cioè che la riduzione dell’offerta di gioco con apparecchi automatici avrebbe aumentato l’acquisto di altri prodotti di gioco: scommesse, lotto, lotterie istantanee e giochi numerici a totalizzatore (SuperEnalotto, Win ForLife….). In realtà in Piemonte sono aumentati in percentuale minore rispetto alla media nazionale.
Questi dati sicuramente fanno ben sperare per il 2017, visto che la gran parte dei provvedimenti restrittivi dell’offerta di gioco sono entrati in vigore tra la fine dell’estate e l’autunno 2016, dando già così un esito certamente positivo.
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Diminuisce il gioco d’azzardo in Piemonte