Dati raccolti dall’intervista alla Dott.ssa Luciana Malatesta, consigliere delegato della fondazione Anti-Usura La Scialuppa CRT Onlus
La fondazione La Scialuppa CRT è operativa a Torino dal 1998 a sostegno delle persone che, per diverse ragioni, sono incorse in un sovraindebitamento e si trovano a rischio di finire vittime di usura.
Il mandato è quello di garantire l’erogazione di un prestito a tasso agevolato che vada a sanare la pregressa situazione debitoria, per un massimo di 32000 euro rimborsabili entro 7 anni.
Qualora, nell’analizzare la situazione debitoria, vi sia il sospetto di un coinvolgimento nel gioco d’azzardo, la persona viene invitata a rivolgersi al servizio pubblico e solitamente viene proposta la nomina di un amministratore di sostegno come requisito necessario all’erogazione del finanziamento.
Proprio il supporto di un familiare, l’apertura di un’amministrazione di sostegno e almeno sei mesi di percorso di cura presso un SerD, sono il presupposto per poter prendere in considerazione un intervento da proporre alla Banca convenzionata che, se favorevole, erogherà il finanziamento a copertura dell’indebitamento.
La Scialuppa CRT inoltre fornisce un supporto nell’avviare la procedura prevista dalla Legge 3 del 2012 che ha introdotto in Italia il procedimento di composizione della crisi da sovraindebitamento. Si tratta di una procedura a carattere giudiziale, di competenza della sezione fallimentare del Tribunale, volta alla cancellazione di parte del debito e di rateizzazione del residuo.
Il 22.06.2009 è stato aperto uno sportello provinciale di ascolto anche a Cuneo, presso la Camera di Commercio, gestito da due volontari esperti in ambito economico-finanziario. Da evidenziare un numero di richieste basso rispetto al trend regionale, in particolare 45 richieste nel 2019, scese a 24 richieste nel 2020 e soltanto 12 nel 2021. Nell’anno in corso nessuna richiesta di ammissione alla Fondazione è ancora pervenuta.
Nell’analisi di tali dati, risulta evidente il ruolo giocato dalla pandemia, ma restano senza risposta le domande in merito all’estensione del fenomeno del gioco d’azzardo problematico nel territorio cuneese.
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